Fare lo yogurt in casa, senza la yogurtiera

Faccio lo yogurt in casa ormai da quasi due anni, ma fino a un paio di settimane fa ho sempre usato una di quelle yogurtiere che si trovano in commercio a 10-15 Euro e che sono in grado di fare circa un litro di yogurt per mandata.

Le yogurtiere vanno benissimo, per carità, ma hanno, almeno la mia, un paio di difetti: innanzitutto non è possibile fare più di un litro di yogurt per volta, e se si è anche solo in due a mangiarlo, significa fare yogurt ogni tre-quattro giorni; in secondo luogo, la temperatura spesso non è ottimale e possono servire 10-12 ore per fare lo yogurt, il che porta facilmente a risultati non controllabili e soddisfacenti.

Dopo un po’ di ricerche, ho trovato come fare lo yogurt in casa in modo semplice, rapido e senza yogurtiera sul sito di faromagio.it.

Tutto ruota intorno al cosiddetto Accrocchio, che da oggi in poi sarà la vostra yogurtiera autoprodotta.

Ingredienti per l’Accrocchio:
5 metri (o più lungo, a seconda della distanza forno-prima presa utile) di cavo elettrico
1 spina
1 portalampada con attacco grande
1 lampadina a incandescenza da 40 W

Procedimento per l’Accrocchio:
Pelare le due estremità del cavo.
Da un lato collegare la spina e dall’altro il portalampada.
Avvitare la lampadina nel portalampada.

(Ebbene sì, fare la ricetta dell’accrocchio è una cretinata, ma mi divertiva farlo!)

Passando allo yogurt vero e proprio. La ricetta che ho usato, per 1,5 litri di yogurt, è questa:

Ingredienti per lo yogurt:
2 litri di latte intero fresco
1 litro di latte di capra parzialmente scremato (io ho trovato solo quello UHT)
1 cucchiaio di yogurt intero (ho usato quello Latte Sano)

Lo yogurt che ne viene è molto cremoso e ha una punta di acido data dal gusto del latte di capra che lo rende davvero molto goloso.

Procedimentoper lo yogurt:
Il procedimento è molto più lungo a scriverlo che ad eseguirlo.

In una pentola capiente versare i tre litri di latte e mettere sul fuoco. Portare fino all’inizio del bollore e poi togliere dal fuoco eliminando con un cucchiaio la panna che sarà affiorata in superficie (la panna che emerge dal latte in ebollizione è una delle gioie della vita).

A questo punto bisogna aspettare che si raffreddi fino a 35°-40°. Come si fa? In due modi, quello tecnologico e sicuro è usando un termometro da cucina a immersione; quello più casereccio e impreciso, che uso io, è il “metodo del dito“: si immerge un dito nel latte (mani pulite!!!) e se lo si riesce a tenere dentro per 10 secondi senza resistere troppo, la temperatura va bene!

Ora entra in scena il cucchiaio di yogurt: va messo in una tazza alla quale si aggiungerà un po’ di latte (4-5 cucchiai), poi occorre mescolare per bene. Quindi si aggiungono altri cucchiai di latte e si mescola ancora. Quando la tazza sarà piena e non ci sarà alcun grumo di yogurt, versare la tazza nella pentola di latte e mescolare il tutto.

È arrivato il momento dell’accrocchio: si mette la lampadina collegata alla corrente sul fondo del forno. Si versa il late con lo yogurt in un’insalatiera o un recipiente di plastica e lo si mette a metà del forno. Poi si chiude lo sportello e si aspetta per circa 3 ore, 3 ore e mezza, la lampadina accesa scalderà il forno a sufficienza. Come si vede se è pronto? Scuotendo un po’ la ciotola e verificando che non sia ancora tutto liquido. Attenzione perché in questa fase la consistenza non sarà ancora quella dello yogurt finale, che verrà raggiunta solo alla fine del raffreddamento. Per ora andrà bene che muovendo la ciotola il contenuto si muova tutto insieme e non faccia le ondine come un liquido.

Se la consistenza va bene, trasferire tutto nel frigorifero (sì, con il contenuto caldo) e aspettare alcune ore, meglio una notte.

Ora, l’ultimo passo: prendete uno scolapasta e mettetelo in una seconda insalatiera, mettendo sul fondo, tra scolapasta e insalatiera, uno spessore. Stendere nello scolapasta un panno bianco in cotone o lino e poi versare lo yogurt, richiudendo i quattro lembi del panno sulla superficie dello yogurt. In questo modo scolerà il siero. Se aspetterete un’ora ne verrà uno yogurt piuttosto liquido, e ne verranno due litri e mezzo o poco meno. Se aspetterete un paio d’ore colerà più siero, verrà circa un litro e mezzo di yogurt e sarà molto più consistente, più simile allo yogurt greco: a voi la scelta!

Buon divertimento!

15 replies on “Fare lo yogurt in casa, senza la yogurtiera”

  1. ho appena finito di leggere questo post alla mia mamma (consumatrice golosa di yogurt a livelli catastrofici) ed è indecisa se farti una statua o farne una quintalata e mandartelo in dono come l’offerta per una divinità 😀

    complimenti 😀

  2. Oppure semplicemente si intiepidisce il latte sino a 40 gradi circa, si unisce lo yogurt madre e si ripone il latte in un angolo, chiuso in un tegame con il coperchio e ricoperto con una copertina di lana per qualche ora, ogni tanto si sbircia, si dà una scrollatina per vedre se è pronto ed è fatta. Ma a gratis e senza accrocchi, che io di elettricità non capisco un tubo…

  3. Grazie Mariella, riproverò anche questo metodo. Lo avevo tentato qualche anno fa ma gli yogurt mi si erano inaciditi e quindi non l’ho più preso in considerazione.
    Però molto probabilmente sbagliavo qualcosa, ora lo riprovo!

  4. Mah, io ho usato per molti anni la yogurtiera, ma per le mie esigenze era largamente insoddisfacente: troppo variabile il calore (e quindi variabile il risultato finale), poco yogurt (e invece a me fa comodo farne tanto, a volte anche 3 litri, tutto insieme senza stare continuamente a preparare) e soprattutto, tutta la parte di preparazione la devi comunque fare, quindi il tempo risparmiato è zero.

  5. Ciao
    Non mi è chiaro molto l’ultimo passaggio con il panno di lino.
    cioè lo yogurt lo devo posare nel panno di lino e avvolgerlo perchè non lo capisco.
    Me lo potresti rispiegare per favore

  6. Ciao Gaia,
    considera che l’ultimo passaggio, la colatura, è opzionale, lo yogurt senza la colatura è mangiabilissimo e anzi ultimamente lo preferisco.
    In ogni caso, quello che va fatto è: prendi uno scolapasta e mettilo dentro una ciotola più grande, o poggialo nel lavandino.
    Dentro lo scolapasta stendi un panno di lino o di cotone, che farà da ‘filtro’, lasciando colare o impregnandosi della parte liquida e trattenendo quella solida.
    Versa lo yogurt nel panno di lino e poi ricopri lo yogurt con i 4 lembi che sporgono. Il motivo è duplice: innanzitutto proteggi la superficie dello yogurt, che si potrebbe ‘sporcare’, e in secondo luogo i lembi a contatto con la superficie assorbiranno ulteriore liquido.
    Dopo una o due ore, riapri i lembi e con l’aiuto di un cucchiaio recuperi lo yogurt.

    Come ti dicevo, oramai da un po’ io salto la colatura: faccio sobbollire il latte per 10-15 minuti invece di toglierlo subito dal fuoco e in questo modo alla fine viene uno yogurt piuttosto denso, che per il mio gusto non richiede colatura (diciamo che è di una consistenza intermedia tra lo yogurt greco e quello liquido).

    Fammi sapere come vanno le prove!

  7. Stavo per comprare una yogurtiera, ma prima proverò il tuo metodo. Però, riguardo l’accrocchio: in pratica si può mettere una qualsiasi portalampada che possa accendere una lampadina da 40w? Poi la collego anche ad una normale prolunga? Insomma non ho capito perché devo pelare il cavo…. scusa ma anche io non ci capisco moltro di cavi.. Grazie!!

  8. Ciao
    Direi fantastico io addirittura senza l’accrocchio sono riuscita con la luce del forno stessa e la temperatura al minimo di 40.
    Yogurt fenomenale…….
    Grazie davvero .

  9. @Benedetta: sì, se hai una lampada già pronta puoi usare tranquillamente una prolunga, io parlavo di pelare il cavo perché per ‘portalampada’ intendevo solo la parte dove si avvita la lampadina, una cosa del genere: http://www.vlmcomponents.it/images/Portalampada_440.jpg
    In ogni caso, come dice Gaia, se hai la possibilità di accendere anche solo la luce del forno (io purtroppo ho un forno vecchio e non posso accendere solo la luce) prova anche così, e non avrai bisogno di altro.

    Ciao!

  10. Ho quasi lo stesso problema: per accendere la lampadina del forno devo comunque selezionare una temperatura minima. Allora tanto vale tenere il forno a 40 gradi.. Mah.. Chissà cosa consuma più energia elettrica il forno o l’accrocchio?
    Grazie comunque e buono yogurt a tutti!!

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