Fiori di zucca fritti alla romana

Non friggo molto a casa, anzi, a dirla tutta nell’ultimo anno avrò fritto quattro o cinque volte. Eppure per questa ricetta ho fatto un’eccezione: i fiori di zucca ripieni sono una delle gioie della vita, e la gioia è suddivisa in parti uguali tra il ripieno, che deve essere filante ma non acquoso, e la pastella, che deve essere fragrante ma non zuppa d’olio.

(poi un giorno, quando avrete tempo, mi spiegherete per quale diavolo di motivo si chiamano fiori di zucca e non fiori di zucchina, visto che sono proprio i fiori della zucchina romana)

Ecco come li preparo io, la ricetta è presa da Di pasta impasta:

Ingredienti:
10 fiori di zucchina
1 fiordilatte da 350 g
una decina di alici sott’olio
200 g farina
230 g acqua frizzante o birra
1 cucchiaio di olio
1 tuorlo
1 albume
5 g lievito in polvere

Innanzitutto è fondamentale che il fiordilatte o la mozzarella siano molto asciutti, altrimenti durante la frittura rilasciano molta acqua e boicottano dall’interno la croccantezza finale. Per questo motivo è necessario che chiediate al vostro salumiere, casaro o dovunque altro voi facciate la spesa, che vi diano un bel fiordilatte sodo e asciutto. Qui a Roma si dovrebbe trovare anche la cosiddetta ‘provatura’ che è di fatto più consistente di un comune fiordilatte (questa l’ho detta perché va di moda tirarsela con gli ingredienti: io tutte le volte che ho chiesto la provatura mi hanno guardato come se stessi chiedendo una fetta spessa di sarchiapone).

Se non è molto asciutto, ricordatevi di affettare il fiordilatte in bastoncini (tali che possano entrare nei fiori che avete a disposizione) dalla sera prima, e poi mettete scoperto in frigorifero per la notte.

Attenzione: vi serviranno molto meno di 350 grammi per riempire i fiori, ma ho portato in conto che quando aprirete il fiordilatte, la capoccia se ne andrà via senza che neppure ve ne accorgiate, poi una fetta interna che fai? Non la assaggi? E di là, nel salone dove sta Paola, non la porti? Insomma, ci siamo capiti!

La pastella, come immaginerete, è fondamentale per la resa complessiva. Questa riportata qui è divina. Il procedimento è facile: mescolate la farina con il lievito, il tuorlo, l’uovo e l’acqua frizzante fino a ottenere un impasto consistente, che lascerete poi a riflettere su se stesso per una mezz’ora.

Ah, nell’impasto se volete e ve ne ricordate potete anche mettere un po’ di pepe. Io vorrei tanto metterlo, ma ogni santa volta lo dimentico.

Mentre attendete mezz’ora non potrete stare con le mani in mano, infatti avrete da pulire i fiori, che vanno spuntati dal gambo e dalle punte verdi esterne alle foglie, poi vanno passati DELICATAMENTE sotto l’acqua, e DELICATAMENTE riempiti e svuotati d’acqua all’interno. Per il pistillo interno ci sono due scuole, quella che lo elimina, inserendo delicatamente le dita nel fiore senza romperlo altrimenti poi è difficile ricomporlo, e quella degli scansafatiche come me, che lo lasciano perché tanto non influisce sul sapore. Una volta lavati, scuoteteli dolcemente e fateli un po’ asciugare.

Nel frattempo non sarà ancora passata la mezz’ora, e allora mettete l’albume in una ciotolina e montate a neve come se non esistesse un domani.

A questo punto la mezz’ora, e forse anche di più, sarà abbondantemente passata. È arrivato il momento di riprendere l’impasto e mescolarlo, aiutandovi con un cucchiaio di legno, con l’albume.

Passiamo a riempire i fiori, ognuno con un pezzo di mozzarella e un filetto di alice.

Scaldiamo l’olio di arachidi, e una volta pronto prendiamo uno ad uno i fiori, li immergiamo nella pastella in modo che ne siano totalmente avvolti (grazie all’albume montato, la pastella sarà molto vaporosa) e poi li tuffiamo a friggere, finché saranno ben dorati.

Prima del servizio, metteteli ad asciugare su un foglio di carta per fritti o di carta assorbente.

Enjoy!

3 replies on “Fiori di zucca fritti alla romana”

  1. i fiori di zucca si chiamano così, perché gli zucchini non sono altro che zucche acerbe. Ogni zucchino diventa zucca, se lo lasci crescere. L’unica differenza è che ci sono varietà di zucca che si prestano meglio di essere mangiati come zucchini e altre che sono buone sole come zucca matura. E i fiori si possono mangiare di tutte le varietà. Poi tutte le zucche hanno fiori maschili (senza il frutto sotto e le antere con il polline invece del pistillo dentro) e i fiori femminili (con il frutto attacato sotto il fiore e il pistillo dentro il fiore)

  2. Preferisco i fiori di zucca senza pistillo anche se quando lo stacco mi capita spesso di rompere anche il fondo del fiore con relativo rischio di perdita di liquidi durane la frittura.
    Sara

  3. @Ursula: Non è esatto ciò che hai scritto: la zucchina e la zucca sono il frutto di due specie di piante differenti (rispettivamente Cucurbita pepo e Cucurbita maxima). Esistono poi numerose varietà sia di zucchina che di zucca, ma sono varietà sempre di due specie differenti. Se lasci crescere una zucchina, diventa una zucchina matura, adatta alla raccolta dei semi ma non più al consumo alimentare. Una zucchina non può diventare una zucca.
    Sebbene sia i fiori di zucchina che i fiori di zucca siano commestibili e quasi intercambiabili in cucina, solitamente in cucina si utilizzano i fiori di zucchina (spesso fiori maschi) poiché più grandi e di maggiore consistenza (come nelle foto pubblicate in questa ricetta).
    Pertanto, il dubbio dell’autore sul nome della ricetta rimane…

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