Enosteria

UPDATE!

Enosteria da qualche tempo ha chiuso. Lasciamo la recensione ad uso e consumo dei posteri.

Al posto di Enosteria ha aperto un nuovo locale con una nuova gestione: La tana del Gusto. I nostri migliori auguri ai proprietari!

 

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Enosteria, sulla Tuscolana all’altezza di Via Giulio Agricola, è un indirizzo da tenere a mente se ci si trova in zona.

Siamo andati a provarla incuriositi dalle lodi intessute da un nostro amico, assiduo frequentatore, nei confronti della carbonara di pesce. Ne siamo usciti con la certezza di aver trovato un buon ristorante di pesce (fanno anche carne, ma non l’abbiamo provata) da tenere presente per il futuro.

Dall’esterno Enosteria non dà il meglio di sè, con un’insegna LED più da fotocopisteria che da ristorante e con il mega-menu colorato appeso all’ingresso che fa pensare a un locale per turisti. E invece. E invece una volta entrati l’ambiente è elegante e piacevolmente amichevole, e ci si ricrede subito delle sensazioni iniziali.

Il menu è diviso tra “carne” e “pesce”, e noi abbiamo provato quest’ultimo. In particolare, ci siamo avventati sul menu di degustazione da 30 Euro, consistente in:

Antipasti misti: impepata di cozze (notevole il “sughetto” in cui inzuppare il pane: poco raffinato ma squisito), alici marinate e delle gustose polpette di pesce al pomodoro

Due assaggi di primi: il primo è stato la carbonara di pesce, reinterpretazione della pasta alla carbonara con uovo, pecorino e frutti di mare. Consistenza degli ingredienti ed equilibrio del piatto a mio parere eccelsi (anche se Paola sostiene ci fosse troppo pecorino). Il secondo primo sono stati degli gnocchetti con vongole veraci e Pachino.  Non so se il motivo è che venivano dopo un piatto dalla personalità molto forte, ma mi sono sembrati di un livello nettamente inferiore.

Grigliata mista di pesce: il secondo è consistito in un generoso piatto di orata e gamberoni grigliati. La freschezza del pesce ha stupito tutti noi, così come la cottura, perfetta. A parte, abbiamo preso un po’ di contorni misti.

Da bere, dell’ottimo Pecorino Valle di Chieti. Il conto finale, per 6 persone, non è arrivato a 35 Euro, quindi un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Alcune sbavature da correggere: l’assenza di dolci, solo dei tristissimi gelati confezionati, una pesantezza generale a fine pasto (dovuta forse alle porzioni troppo generose) e, inaspettatamente, l’odore di cucinato sui vestiti una volta tornati a casa. Risolti questi tre punti critici, secondo me Enosteria ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo ristorante!

2 replies on “Enosteria”

  1. Confermo tutto.. o quasi!!!
    ..la carbonara non era con il pecorino ma con un formaggio vaccino altamente stagionato (non so se grana padano, parmigiano reggiano, trentin grana… uno di questi!!) e comunque confermo il risultato esaltante.

    Inoltre sottolineo che è il primo ristorante di roma e dintorni dove ho mangiato un pesce di freschezza e qualità paragonabile con quello che sono solita mangiare in sicilia!! Cozze, vongole e gamberoni non erano mollicci e con retrogusto amarognolo, tipico del molluschi/crostacei non freschi, idem per l’orata che si scioglieva in bocca (orata di allevamento, però).

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