Al Ristoro degli Angeli (dall’ostessa garbata)

Quanto mi piace la Garbatella! Pare di stare in un’altra città, o meglio in un paese, con le viuzze strette, le palazzine rosse con cortile ma senza balconi (i famosi “Lotti”), le botteghe, le insegne degli Enti sulle facciate dei palazzoni dall’architettura severa. Al pari di Trastevere e Testaccio, è considerato uno degli ultimi baluardi della romanità verace, e per questo sta diventando sempre più luogo “in” (basta andarsi a vedere quanto costano le case… brrr!).
Non divaghiamo però. Su una delle piazze storiche della Garbatella, di fronte al Palladium, troviamo questa osteria: “Al Ristoro degli Angeli” (dall’ostessa garbata). Il locale si trova sotto il porticato dell’ex Ente Comunale di Consumo, ed è una vera sorpresa.
A differenza delle trattorie romanesche della zona, non troviamo tovaglie di carta a quadrettoni e bicchieri svasati, e nemmeno trippa, coratella e abbacchio. O almeno non solo e non sempre.

Le sale sono due, piene di libri di cucina e foto e oggetti che raccontano la storia del quartiere; i tavoli sono diversi l’uno dall’altro, apparecchiati con tovaglie in stoffa, sottopiatti e calici per acqua e vino. Una volta seduti, il proprietario avrà premura di illustrarvi con cura il menu, condendolo con qualche aneddoto e consigliandovi il miglior vino da abbinare alle vostre scelte. Ok, ma che si mangia? Premesso che il menu (non amplissimo) cambia di continuo, si può iniziare con una bella focaccina con il lardo di Colonnata, o un bel tagliere di formaggi con confetture varie (fatte in casa). Di primo, sono andato diritto sugli spaghetti cacio e pepe in cialda di parmigiano croccante, decisamente una buona scelta. Ma anche la passatina di ceci con calamari saltati o le linguine con tonno fresco capperi pinoli e finocchietto avrebbero meritato un assaggio. Di secondo, fra tutti ci siamo divisi due “piatti unici”, la Tavolozza vegetariana (tagliere con tanti piccoli assaggi a base di verdure, crude e cotte, molto buoni) e i Rombetti di cernia al curry con riso Basmati e indivie stufate. Tra i contorni poi, ricordo le “Patate della Garbatella (come le faceva la mamma di Enzo)”, con rosmarino, erbetta e cipolla. Da assaggiare il pane, ottimo, fatto in casa, con ingredienti sempre diversi (cacio e pepe, sesamo e anice, tra gli altri).
Dolci: anch’essi fatti in casa, sfiziosi, come la torta di Cioccolato e mandorle con salsa di albicocche, il semifreddo agli amaretti con fonduta di cioccolato e la crostata di pasta frolla con marmellate fatte in casa. Sul menu, accanto a ogni dolce è riportato il vino da dessert più adatto (segnalo l’accostamento torta al cioccolato e barolo chinato).
“Al Ristoro degli Angeli” è un posto che consiglio di provare, sia per la cucina, sia per l’atmosfera del locale, vale sicuramente il conto da pagare (sui 27-30 euro con una buona bottiglia di vino).

10 replies on “Al Ristoro degli Angeli (dall’ostessa garbata)”

  1. mmm…. e aggiungerei, alcuni eccessi di gusto discutibile (tipo mettere la cacio & pepe nella cialda di parmigiano – non commento neanche), una straordinaria capacità a far risultare stopposo qualunque tipo di pesce (consiglio la tagliata di tonno, se osate), e poi una carta fondamentalmente indecisa fra romanesco garbatellese e fighetto vegan. Ah, dimenticavo: anche i cappelli verdi della signora proprietaria mi danno leggermente sui nervi 🙂

  2. proprio ieri siamo stati in questo locale..carino, cena ottima, ma prezzi fuori da ogni limite..mai speso tanto ordinando un banale primo (cacio e pepe), secondo (pesce con contorno di patate) e dolce con 2 bottiglie di vino in 6..ben 40 euro a testa.. il conto infatti è stato presentato su uno scontrino fiscale senza specificare a cosa corrispondessero le cifre..ragazzi, 243 euro!! proprio esagerato!! peccato xkè la proprietaria sembra simpatica..mi sa che ci han preso x turisti..in ogni caso, NON SI FA!!8-o

  3. Ciao a tutti,
    sabato scorso (22.11.08) siamo stati in questo ristorante di cui avevo sentito parlare molto bene da diverse “voci”. Devo dire che il posto è carino, un misto tra vecchia osteria e locale di tendenza e il personale è effettivamente “garbato” e cordiale. La cena, però, è stata un pò deludente e cara!
    Il tagliere di formaggi era squisito ma forse 13€ per 5 (di numero) pezzettini di formaggio è un pò eccessivo…
    Di primo abbiamo preso spaghetti cacio e pepe in cialda di parmigiano…buoni ma non ottimi..poco pepe e fin troppo cacio..per il resto della nottata abbiamo avuto una sete epocale…
    Il secondo lo abbiamo saltato e ci siamo buttati a capofitto sui dolci che devo dire sono stati la vera e deliziosa sorpresa!La torta al cioccolato e mandorle con marmellata di albicocca e panna come si suol dire “faceva resuscitare i morti” e altrettanto il millefoglie…Meravigliosi!
    Il conto un pò meno perchè riassumendo abbiamo preso in 4:
    – 2 antipasti
    – 4 primi
    – 3 dolci
    – 1 acqua
    – 1 vino
    e abbiamo speso 28€ a testa…giudicate voi…
    Ciao a tutti!

    n.b:per riuscire a prenotare un tavolo ci ho messo 2 settimane e me lo hanno dato alle 22.15 anche se poi siamo riusciti ad entrare prima…

  4. @Fla: grazie per il supplemento di recensione!
    In effetti il prezzo è abbastanza alto, per quello che avete preso, però sono contento che vi siate trovati bene dal punto di vista gastronomico.

    A presto!

  5. Ho provato la settimana scorsa (Novembre 2009) questo posto perchè il tuo sito è il mio punto di riferimento per chi, salernitano di nascita, ma da 1 anno e mezzo a Roma, ama conoscere nuovi posti e gustare nuove cose. Sono stato bene, è vero forse costa un pò più della norma, ma sono molto gentili (tranne una cameriera sulla 50ina, bionda e antipatica), si mangia di qualità ed è un posto molto carino, e lo sarà ancor di + secondo me in primavera. Ora come sempre attendo le tue recensioni per capire dove mangiare la prox volta! Ciao e grazie. gigi

  6. Locale piacevole, un po’ troppo di tendenza per i miei gusti, i proprietari lo sanno e si fanno pagare. Più di 120 euro per 3 persone, senza primi e antipasti.

  7. Sicuramente di tendenza ma decisamente sopravvalutato, posti strettissimi, aria di sufficienza, un baccalà insipido (e ce ne vuole!) una cacio e pepe – ormai di moda – a prezzo di linguine all’astice! Ho concesso tre appelli. Non mi vede più!

  8. cucina romana a Garbatella? meglio andare al Moschino piazza benedetto brin. E’ caro cmq ma come tradizione non c’è paragone!

  9. Ristorante nel cuore della garbatella piccolino percio’ conviene prenotare,il menu non e’ vasto ma secondo me sufficentemente vario,prevede sia piatti di pesce che tipici romani,ottime la patate alla garbatella….le porzioni non sono abbondanti e il costo forse un po altino per la qualita’ e la quantita’ delle portate,dolci nella norma.Quello che non mi e’ piaciuto molto e’ stato il fatto che hanno cercato di rimediare piu coperti possibili da un ambiente piccolo percio’ alcuni tavoli sono messi in posizioni davvero scomode uno addirittura praticamente impediva l’apertura della porta del bagno e per andarci si doveva far scostare la persona seduta al tavolo!!!Mi sembra eccessivo, meglio rinunciare a qualche coperto che fare una figura cosi!!!!

  10. 🙁 posto da dimenticare! antipasti poveri e cari. Maiale mdi cinta senese…. un filo di crosta durissima ,tre dita di grasso e un dito di magro,tre dessert appena passabili, in quattro 180 euro, dimenticavo, un insalata di germogli,durissimi e indigesti, trenta grammi a soli 8
    euro, complimenti!!!!!

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